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Ruggero Gamberini

Pittore e scultore

Gamberini nasce a Canaro, in provincia di Rovigo, e trascorre la sua infanzia a Polesella, paese sull’argine del fiume Po. Le atmosfere e i colori del fiume e del Delta continueranno a influenzare fortemente la sua poetica per tutta la sua vita. L’artista manifesta il proprio interesse per l’arte sin dalla prima infanzia ma la famiglia lo indirizza inizialmente verso una formazione più tradizionale. Dopo molti contrasti, riesce finalmente a convincere i genitori ad assecondare la sua passione e abbandona gli studi di ragioneria per intraprendere la sua formazione artistica. Nel 1950, in vista dell’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti inizia a frequentare la scuola privata del pittore Regazzi a Bologna, dove insegnava anche il pittore Pompilio Mandelli. Superato l’esame, entra all’Accademia di Belle Arti di Bologna iscrivendosi al corso di pittura tenuto da Virgilio Guidi. L’anno successivo si trasferisce all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove segue i corsi di Giuseppe Cesetti e Gastone Breddo. A questo periodo risalgono le sue prime acqueforti.
In seguito si trasferisce all’Accademia Albertina dove frequenta i corsi tenuti da Enrico Paulucci ma non riesce ad ambientarsi e di lì a poco si trasferisce a Milano, dove inizia a frequentare i corsi dell’Accademia di Brera, inserendosi nel corso di pittura tenuto da Pompeo Borra. Qui incontra e inizia a frequentare, tra gli altri, Claudio Olivieri e Livio Marzot.
Nel 1956, Gamberini ottiene una residenza presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove gli vengono commissionate una copia dell’Ultima Cena in 5 pannelli, olio su panforte, tutt’ora esposti presso il refettorio del convento, una riproduzione a grandezza naturale della Crocifissione con i dolenti e San Domenico, tempera su tavola, una riproduzione dell’opera di Andrea Vanni Santa Caterina da Siena e altre copie, che figurano iscritte nelle proprietà del Convento.
Nel 1958, durante il servizio militare a Mantova, realizza un affresco sulla Battaglia di Curtatone all’interno della caserma che lo ospitava, oggi purtroppo abbandonata.
Nel 1960, si sposa con Maria Teresa Finetti e inizia a lavorare presso la casa editrice Rizzoli dove lavora fino alla metà degli anni ’80.
Qui entra immediatamente in contatto con l’esplosivo fermento politico che si era generato a Milano e, pur rifiutando di rivestire cariche ufficiali all’interno del sindacato, Gamberini occupa un ruolo di primo piano nelle lotte sindacali delle grandi realtà industriali milanesi, caratterizzate dalle rivendicazioni dei lavoratori che porteranno all’autunno caldo e agli anni di piombo. Per quasi due decenni, la sua arte si concentra sui temi politici dell’epoca: la guerra del Vietnam, le lotte sindacali, il referendum sul divorzio, i decreti delegati e molto altro. Risale a questo periodo anche una vasta produzione di opere grafiche, litografie e poster politici, tra cui quello a favore del divorzio per l’UDI (Unione Donne Italiane). Particolarmente legato alla tematica della vita dei lavoratori, ha realizzato per il CRAL della Rizzoli il murale “Vita in fabbrica” e un bassorilievo in cemento dal titolo “Colloquio”.
Le opere di questo periodo sono intese come mezzo di espressione politica e l’artista sente il dovere morale di farsi interprete delle tensioni e delle istanze che attraversano la società.
Caratteristica di questo periodo anche la scelta ideologica di aderire principalmente a iniziative collettive di artisti, con mostre itineranti al di fuori dei canali “ufficiali”, in nome di un’arte resa più accessibile e fruibile anche per i non addetti ai lavori.
A partire dalla metà degli anni ’80, Gamberini lascia il lavoro in fabbrica e si dedica esclusivamente all’arte, alternando scultura e pittura.
Sono di questo periodo le sue opere pubbliche: i monumenti dedicati alla Resistenza e al volontariato realizzati nei comuni di Casalpusterlengo, Lainate e Peschiera Borromeo.
L’impegno politico sfuma nel civile e lascia man mano spazio al recupero di una dimensione più privata e personale, che si esprime anche nella sua opera, con l’elaborazione di poetiche maggiormente legate alla memoria e al ritorno delle tematiche delle origini, la natura e il paesaggio.
L’artista muore a Milano nel 2017.

Mostre ed esposizioni

PREMI E CONCORSI

  • II Mostra Concorso di pittura – Città di Rovigo – 1955
  • I Mostra Nazionale D’Arte Contemporanea – S. Benedetto del Tronto – 1955
  • XIII Biennale triveneta – 1959
  • XI Mostra Nazionale Golfo di La Spezia – 1961
  • Concorso nazionale di pittura “B. Croce” di Reggio Emilia
  • II Mostra Internazionale di pittura del piccolo formato di Ferrara
  • I Premio Marino Mazzacurati -1970 – Alba Adriatica
  • Mostra Nazionale di arti figurative Città d’Asti – 1970 – Asti
  • Mostra nazionale d’arte A.N.P.I. – Castello Sforzesco -1974 -Milano

MOSTRE COLLETTIVE

  • Mostra Itinerante di Pittura e Scultura del “Movimento Gruppo” – Ghiaie di Corana e Casei Gerola (PV) – 1979
  • “Presenze dal ‘70 all’80″, Istituto di Storia dell’Arte Lombarda – Milano
  • Omaggio a Teodorakis, “Il sangue della tua ferita”, Galleria 28, Roma -1988
  • “Nati sotto Fetonte” – Palazzo Roverella  –  Rovigo – 1991
  • Collettiva al castello Trezzo d’Adda
  • Collettiva a Bobbio (PC)
  • Collettiva basilica Autarena, Fara d’Adda
  • “Compagni di strada” – Palazzo Isimbardi – Milano – 2004
  • “Foglie bianche” . Galleria Quintocortile – Milano – 2005
  • “Tornare a Itaca” – Biblioteca Cassina Anna – Milano – 2008
  • “Desio. Artisti della Permanente” – Villa Tittoni Traversi – Desio MI – 2008
  • “1000 artisti a palazzo” – Palazzo Arese Borromeo – Cesano M. – 2009

PERSONALI

  • “Terrecotte di Gamberini” – Accademia dei Concordi – Rovigo  – 1979
  • “Nostòi”, Sala Celio, Provincia di Rovigo – 1988
  • “Ruggero Gamberini” – CAM Ponte delle Gabelle – Milano – 1991
  • “Ruggero Gamberini – Nei labirinti del colore” – Spazio arte – Novara – 2008
  • “Gamberini – Le forme dell’acqua” – Villa Litta Lainate – Lainate MI – 2019